è con grande gioia nel cuore che vi do il benvenuto nel sito “Madonna della Consolazione”, la cui sacra Effigie si venera, per circa nove mesi l’anno, nella Basilica dell’Eremo, a lei dedicata.
Nei restanti mesi (settembre-novembre), invece, i fedeli e i pellegrini accorrono in massa nella Basilica Cattedrale, fiduciosi di essere avvolti dall’abbraccio tenero delle sue materne consolazioni.
Sono, questi, momenti di straordinaria grazia spirituale e umana, che il popolo reggino e i pellegrini, provenienti dalla Calabria, dalla vicina Sicilia e dal resto d’Italia, vivono con intensa partecipazione emozionale.
Essendo noi frati cappuccini privilegiati custodi della Sacra Effigie fin dal 1533, ho pensato di promuovere e, in certo qual modo, facilitare questo speciale feeling filiale con la Madre della Consolazione, preparando un sito multimediale, dove si possono attingere alcune notizie riguardanti l’itinerario storico-artistico-letterario sul Santuario e sulla sacra Immagine, ma anche e soprattutto nuovi fervori, umani e spirituali, accogliendo i momenti di grazia che Ella c’invita a condividere, magnificando con lei, nell’incanto della carità, il Signore per la bellezza della fede ed il fascino della speranza. Doni, questi, di cui l’umanità ha urgente bisogno, perchè la gioia, la pace, la giustizia e la cooperazione tra i popoli possano far sorgere l’alba della nuova civiltà dell’amore.
Ci accompagni in questo pellegrinaggio di fede e di amore il ven. padre Gesualdo Malacrinò da Reggio Calabria, cappuccino, che ha nutrito una singolare ed edificante devozione verso la Madonna della Consolazione.
Fra Giuseppe Sinopoli
La gioia, la pace e la gloria di Gesù Bambino
hanno riempito di luce e di tenerezza la nostra vita
per la guarigione spirituale e fisica dei malati
invocando l’intercessione del ven. p. Gesualdo Malacrinò
"Qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, egli ve la darà!"
"La tua fede ti ha salvato "
"In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire:
«Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte:
«Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli
«Coraggio! Àlzati, ti chiama!».
Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose:
«Rabbunì, che io veda di nuovo!».
E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato».
E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada".
(dal Vangelo di Marco 10,46-52)
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* preghiera del ROSARIO meditato
in onore della Vergine della Consolazione *
* Catechesi per meglio approfondire e vivere la Fede, la Speranza e la Carità *
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"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".