Cenni storici del Santuario della Consolazione in Reggio Calabria
e Novena della SS.ma Vergine
P. Giambattista di S. Lorenzo
dei Minori Cappuccini
Davvero avvincente questo piccolo ma sostanzioso contributo di P. Giambattista Familiari da S. Lorenzo, che ha tracciato, in mirabile sintesi, le tappe storiche più significative della vita del Santuario, animata dalla presenza amorevole e taumaturgica dell’Icona della Madonna della Consolazione, la cui devozione è stata divulgata, con l’esempio e la parola, dai frati cappuccini.
Dopo l’indice, l’Autore pubblica la "Sacra Novena in onore di Maria SS. della Consolazione, composta dal Can. G. Calabrò", il cui fervore devozionale traspare in modo vibrante dalla preghiera, elevata, alla Patrona e Protettrice, con singolare carisma letterario e, soprattutto, spirituale.
“Questi brevi cenni sul Santuario della Consolazione, della Protettrice nostra, ricordino ai fedeli, devoti di Maria, le grandi benemerenze di questa augusta Madre verso i suoi figli della Calabria. E siccome la storia del Santuario ci presenta fin dai suoi primordi i fraticelli cappuccini a fianco dello stesso Santuario della Eccelsa Signora Consolatrice, perciò noi facciamo anco di essi un piccolo cenno; anzi diciamo ben volentieri col M. R. Parroco Dott. Salvatore De Lorenzo, tanto divoto di Maria e affezionato ai figli di S. Francesco: La storia del Santuario non è la storia dei Cappuccini, ma è la storia della Consolatrice; è la storia della nostra Patria che non potrebbesi narrare se non intrecciandola ai fasti ed alle benemerenze della famiglia serafica Cappuccina”.
Scarica adesso Cenni storici sul Santuario 1^ parte
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P. Giambattista di S. Lorenzo
dei Minori Cappuccini
Davvero avvincente questo piccolo ma sostanzioso contributo di P. Giambattista Familiari da S. Lorenzo, che ha tracciato, in mirabile sintesi, le tappe storiche più significative della vita del Santuario, animata dalla presenza amorevole e taumaturgica dell’Icona della Madonna della Consolazione, la cui devozione è stata divulgata, con l’esempio e la parola, dai frati cappuccini.
Dopo l’indice, l’Autore pubblica la "Sacra Novena in onore di Maria SS. della Consolazione, composta dal Can. G. Calabrò", il cui fervore devozionale traspare in modo vibrante dalla preghiera, elevata, alla Patrona e Protettrice, con singolare carisma letterario e, soprattutto, spirituale.
“Questi brevi cenni sul Santuario della Consolazione, della Protettrice nostra, ricordino ai fedeli, devoti di Maria, le grandi benemerenze di questa augusta Madre verso i suoi figli della Calabria. E siccome la storia del Santuario ci presenta fin dai suoi primordi i fraticelli cappuccini a fianco dello stesso Santuario della Eccelsa Signora Consolatrice, perciò noi facciamo anco di essi un piccolo cenno; anzi diciamo ben volentieri col M. R. Parroco Dott. Salvatore De Lorenzo, tanto divoto di Maria e affezionato ai figli di S. Francesco: La storia del Santuario non è la storia dei Cappuccini, ma è la storia della Consolatrice; è la storia della nostra Patria che non potrebbesi narrare se non intrecciandola ai fasti ed alle benemerenze della famiglia serafica Cappuccina”.
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"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".