Misteri della luce (giovedì)
 
Passando dall’infanzia e dalla vita di Nazareth alla vita pubblica di Gesù, la contemplazione ci porta su quei misteri che si possono chiamare, a titolo speciale, “misteri della luce”. In realtà, è tutto il mistero di Cristo che è luce. Egli è «la luce del mondo» (Gv 8, 12). Ma questa dimensione emerge particolarmente negli anni della vita pubblica, quando Egli annuncia il vangelo del Regno (Rosarium Virginis Mariae 21).

Primo mistero luminoso: Il Battesimo nel Giordano

Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento»
(Mt 3, 13-17)

Donaci la gioia, o Vergine dell’Altissimo, di vivere, ogni giorno, nella freschezza rigeneratrice della grazia battesimale, custodendo con cuore attento e docile la Parola di Gesù, che ci rivela la volontà del Padre.

Secondo mistero luminoso: Le Nozze di Cana

Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela» (Gv 2, 1-5).

O Madre, tu che sei stata sempre "serva" premurosa del Signore, insegnaci a fidarci con totale abbandono a tutto ciò che Gesù ci chiede, senza avere paura di lasciarci cambiare il cuore di pietra in cuore di carne.

Terzo mistero luminoso: L’annuncio del Regno di Dio

E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo» (Mc 1,12-15).

L’amore tenerissimo che tu hai nutrito verso il Verbo divino, o Maria, contagi il nostro cuore, purificandolo dalle seduzioni vanitose del mondo e ponendolo in costante ricerca di esso per essere segno credibile di santità e di carità evangelica.


Quarto mistero luminoso: La Trasfigurazione

Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo»
(Mt 17, 1-5).

La luce sfolgorante del tuo figlio Gesù, o Vergine Madre, illumini il nostro pellegrinaggio terreno, conformandoci sempre più alla sua Parola, rifugio di preghiera e di contemplazione, specie quando la via si assimila a quella del calvario.


Quinto mistero luminoso: L’Eucaristia

Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo». Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. Io vi dico che d’ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio». Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi
(Mt 26, 20.26-30).

Sul tuo esempio, o Vergine Maria, vogliamo essere anche noi eucaristia, pane di comunione e vino di carità, lodando e magnificando il Signore mentre ci incamminiamo verso la Gerusalemme celeste.