Quaresima 2011: Messaggio dell’Arcivescovo Vittorio Mondello



A tutti i fedeli dell’Arcidiocesi

Carissimi fratelli e sorelle,

                                   fra poco più di un mese la Chiesa Cattolica celebrerà la Festa più importante dell’Anno liturgico, e cioè la santa Pasqua.

          Essa è preceduta da un periodo di preparazione chiamato Quaresima, durante il quale i cristiani sono invitati ad un “cammino di purificazione nello spirito, per attingere con maggiore abbondanza al mistero della redenzione la vita nuova in Cristo Signore” (Messaggio del S. Padre per la Quaresima).

          Questa vita nuova, che ci è donata con la Pasqua, noi l’abbiamo ricevuta già nel s. battesimo. È necessario, allora, che in questo periodo quaresimale noi ravviviamo nella nostra quotidianità la nostra vita cristiana per diventare cristiani adulti nella fede.

           “… l’itinerario quaresimale, nel quale siamo invitati a contemplare il mistero della croce, scrive il Papa nel citato Messaggio, è «farsi conformi alla morte di Cristo» (Fil. 3,10), per attuare una conversione profonda della nostra vita”.

          Tale impegno di conversione trova nelle tradizionali pratiche del digiuno, dell’elemosina e della preghiera l’aiuto necessario per vivere in modo sempre più radicale l’amore di Cristo.

          Il digiuno, invitandoci a privarci di qualche cosa, non solo nel cibo, ma anche di altri mezzi di uso quotidiano, ci aiuta a saperci far dono per gli altri, a superare il nostro egoismo aprendoci a Dio e alle necessità dei fratelli.

          L’elemosina ci aiuta a comprendere e a vivere la condivisione impedendoci di attaccare il nostro cuore in modo eccessivo ai beni terreni.

          La preghiera ci permette di essere più attenti all’ascolto della Parola di Dio alimentando, così, il nostro cammino di fede iniziato col santo battesimo.

          Vivere in questo modo la Quaresima vuol dire uniformarsi sempre più a Cristo donandoci a Lui e ai nostri fratelli.

          Questa donazione deve esprimersi in aiuto ai fratelli più bisognosi. Per questo da diversi anni nella nostra Diocesi siamo invitati a vivere la Quaresima di carità con una raccolta di denaro in ogni parrocchia, portando poi quanto raccolto nel Giovedì Santo, alla Messa del Crisma, per offrirlo all’Arcivescovo.

          Come è ormai tradizione dividerò quanto raccolto pensando ai fratelli lontani e a quelli della nostra Diocesi.

          Una parta sarà allora devoluta per una microrealizzazione nel Congo, consistente in un sistema di approvvigionamento idrico per ilCentro di Salute di Kashero, e se ci sarà sufficiente possibilità, anche per la costruzione di un pozzo comunitario parrocchiale presso il Centro della Donna in Nigeria.

          L’altra parte la daremo al Centro di ascolto della Caritasdiocesana che ha visto accrescersi ogni giorno la folla di bisognosi ai quali non riesce più a rispondere adeguatamente.

          Questa partecipazione ai bisogni dei fratelli ha valore  solo se parte da chi ha fatto un cammino di conversione rivivendo il proprio battesimo per incontrare il Cristo morto e risorto per la nostra redenzione.

          L’augurio pasquale, perciò, è che questa Quaresima aiuti realmente tutti noi che ci diciamo cristiani ad avere una fede adulta per testimoniare ed educare i fratelli ad accogliere l’amore  salvifico di Cristo a vivere in Lui la vita nuova donataci nella S. Pasqua.

          A tutti di cuore auguro serena e santa Pasqua e tutti di cuore paternamente benedico.

          Reggio Calabria, 9 marzo 2011.

          Mercoledì delle ceneri.


+ Vittorio Mondello
Arcivescovo Metropolita
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".