Mese di Aprile

01 - Fatevi animo a patir per Dio: e rendete persuaso il vostro corpo ad aver un poco
       di pazienza; ben presto si cambierà per lui la scena e quanto ora più stringesi
       colla penitenza, col silenzio, colle aridità, col rifiuto generoso d’ogni consolazione
       terrena, tanto più si vedrà un giorno, colmo di gloria, e di soave dolcezza.

02 - Abbiate sempre a mente che, più di voi, ha patito per amor vostro il figlio di Dio.

03 - La croce è dura a portarsi: molti cominciano, e pochi perseverano.

04 - Ad esser ammesso alla sequela di Cristo bisogna andar sempre contro acqua,
       cioè far violenza alle inclinazioni cattive, e portar la croce, ed imitar Gesù Cristo.

05 - Beato chi patisce per la giustizia, il paradiso è suo.

06 - Ama il tuo corpo, non lo tradire. Se vuoi che goda, castigalo, frenalo, privalo di sue
       scorrette voglie. E se si contorce, e ripugna, digli, che abbia un poco di pazienza.
       Che ora è tempo di fatica non di riposo: che verrà il tempo di sua esaltazione,
       di sua gloria, di suo trionfo.

07 - Bisogna sacrificarsi in tutto alla santa ubbidienza.

08 - Chi regge alla contraddizione è paziente.

09 - Ama la carne di stare in ozio, e di perder le giornate in mezzo le piazze.

10 - Bisogna pazientare un poco, e agli assalti, e tentazioni con umiltà, ed orazione
       resistere, e non dubitate che Il Signore vi assisterà.

11 - Confrontate con quelli di Cristo i vostri patimenti: e troverete, che finora non avete
       patito sino all’effusione del sangue.

12 - Detestate or ora le vostre colpe come cagioni a Cristo di tanti spasimi, ed a voi
       di tanto male.

13 - Nelle piaghe del nostro Redentore, trovar potremo la piena di ogni contentezza.

14 - Contentatevi di morire con Cristo su la croce, che questo è l’unico mezzo
       per vivere eternamente con lui nella beata gloria.

15 - Buttatevi ai piedi del Crocifisso, e quindi non vi partite se piangendo colla Maddalena,
       non udite da Cristo: Remittuntur tibi peccata.

16 - Apparecchiatevi solo alle croci, a ludibri, a derisioni, a maltrattamenti, che tutti a noi
       son dovuti, e rifiutate generoso le consolazioni terrene, che non fan per noi.

17 - Dio vi ama, vi vuol bene, vi vuole salvo, vi vuol perdonare, vi vuole in paradiso:
       morì per voi in croce, e se bisognasse tornerebbe per noi a morir crocifisso.

18 - Avete offeso Dio: una Maestà sì grande, un Benefattore sì prodigo, un Signore sì potente.
       Non occorre altro: umiliatevi ai suoi piedi e piangete il mal fatto.

19 - Chi si pasce dello spirito del mondo, e della carne, fugge la croce.

20 - Dovete riportarvi da pecorelle del divino ovile, imitando Gesù Cristo che tanquam agnus
       innocens fu tanto oltraggiato, et non aperuit os suum. Finché fate così Dio vi protegge.

21 - La Religione è luogo di penitenza, è scuola di perfezione, di silenzio, di lagrime,
       d’orazioni, di fatiche, di croci, di penurie, d’umiliazioni, di abiezioni, di povertà,
       d’imitazione esatta del Crocifisso: E in tale scuola come posso io cercare
       o lo sfogo di mie passioni, o l’adempimento di mia volontà?

22 - Mettetevi nelle piaghe amorose di Gesù Cristo, che se patì tanto, e morì per noi,
       non lascerà di consolarvi secondo il bisogno, e concedervi una felice eternità.

23 - La povertà di Gesù Cristo è si grande che in tanti suoi bisogni non ha ne pure
       uno straccio con che ricoprirsi, non ha un sorso d’acqua di che dissetarsi.
       I patimenti sono incredibili: basta riflettere, che pende da tre chiodi da una croce

24 - Pensate che Gesù Cristo fu così malinconico nell’orto, che si ridusse alle agonie,
       e sudò sangue: onde, se patiamo noi lo stesso, consoliamoci, mentre ci rassomigliamo
       in parte al nostro Redentore.

25 - Fuggendo la croce, l’uomo va dietro l’ambizione, l’interesse, i piaceri, le comodità,
       le oziosità, i passatempi.

26 - Le croci, essendo prove, bisogna regger saldi, e non rilassarci.

27 - Per il Cielo fummo creati, per acquistarci il Cielo, morì Cristo in Croce.

28 - La via della croce è l’unica che conduce al Regno.

29 - Non ci spaventerà la croce, perché seguaci della dottrina di Cristo la stimeremo
       qual tesoro.

30 - La vita cristiana non è come la pensate voi, una vita allegra, scialosa, mondana,
       nemica della croce, difforme tanto da quella di Cristo. Anzi deve essere una vita
       penitente, una vita di spirito, una vita che niente ha da fare col mondo, colla carne,
       colle vanità: una vita i di cui affetti, e operazioni stiano indirizzati ad altri paesi
       che si chiamano paesi eterni: cioè alla patria del Cielo dove avete sempre a godere
       la bella faccia di Dio.
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".