01 - L’amor delle vanità, essendo un amor di menzogne, acceca la mente,
       e di continuo la fa errare.

02 - L’amore, quando è intenso, non tollera star separato e diviso dall’amato.

03 - L’anima in grazia di Dio è così bella, così nobile, così ricca, che s’assomiglia
       a Dio medesimo nella maestà.

04 - L’Apostolo (Paolo) scrivendo ai maritati, ai secolari, agli uomini di mondo richiede
       da loro mortificazione dei sensi, povertà di spirito, spogliamento dell’uomo vecchio,
       e ogni altro esercizio della vita spirituale.

05 - L’arte del ben vivere, che è la più importante fra tutte, è d’impossessarsi
       dei doveri del proprio stato.

06 - L’arte di ben vivere, arte in vero la più difficile, e la più importante di tutte,
       non è possibile che si pratichi dai figli vostri se prima da voi, che siete loro maestri,
       non l’impareranno. E non imparando la prima da voi, diventerà, per quasi necessaria
       conseguenza, la vita loro un continuo errore, un perpetuo inganno, ed un andare
       a gran passi avvicinandosi alla disperata eternità.

07 - L’atto di fede è un assenso che dà l’intelletto obbligato a ciò dalla sua volontà.

08 - L’esser cristiano importi esser seguace e discepolo non già del mondo,
       e dei piaceri, ma di Cristo, nato in una stalla, morto in una croce, vissuto in povertà
       e dolori, e disprezzi.

09 - L’eternità è come una ruota, o circolo, che non ha fine nei suoi giramenti.

10 - L’Evangelo non fu scritto, nè pubblicato per i soli monaci, ma per tutti,
       e a tutti ebbe Cristo di mira nel predicarlo come Egli medesimo si è dichiarato:
       Quod vobis dico, omnibus dico: così anche gli Apostoli nel predicare e nello scrivere
       le loro Epistole ebbero di mira non questo o quel ceto di persone,
       ma tutto il cristianesimo.

11 - L’ignoranza è un morbo che sfugge i più acuti sguardi.

12 - L’innocenza non può conservarsi se non è tutto dì custodita da una convenevole
       mortificazione, e penitenza.

13 - L’interesse suol essere il veleno della carità e la radice altresì di tutti i vizi.

14 - L’obbedienza è il voto più nobile, perché con esso si offre a Dio il meglio
       che abbiamo, cioè l’anima.

15 - L’osservar il santo Evangelo fa buoni cristiani.

16 - L’umiltà è lo strumento efficace a rendersi saggi.

17 - Quanto è Dio infinitamente più amabile delle creature!

18 - La carità riguarda gl’interessi altrui come suoi.

19 - La carne ama, e oh quanto i giochi, i balli, le maschere, le commedie, le tresche.

20 - La carne spira orgoglio, vanità, ambizione, avarizia, vendette, doppiezza.

21 - Quanto di nobile e dovizioso può darvi il mondo, dovete aborrirlo, perché tutto è
       una pompa con cui il demonio affascina i suoi seguaci, facendo che svogliati
       del cielo, mettano in questa terra il loro cuore.

22 - La costanza nel male non è virtù, è ostinazione e cecità di mente,
       è viltà d’animo che non sa emendarsi.

23 - La cupidigia à la radice di tutti i mali, e peccati, per cui giunsero alcuni a perder
       sino la fede, non che il solo rimorso della coscienza.

24 - La cupidigia estingue la carità, perché ove questa cerca Dio, quella cerca se stessa,
       e tutto vuole per sé.

25 - Se ambite onori, cercateli in cielo.

26 - La fede è la regola di nostre speranze.

27 - La fede, essendo dono di Dio, umiltà ci vuole e sempre umiltà.

28 - La felicità consiste nel distacco dal mondo, nella mansuetudine, nella fame
       e sete delle cose buone, nella mondezza del cuore.

29 - La felicità si cerca dove non si trova, nell’avarizia.

30 - La fonte dell’ignoranza è la superbia.

31 - La loquacità è certo segno di non esservi né umiltà né timore; e se mancano
       questi due appoggi, non è Dio che spira.