Mese di Dicembre
01 - Non è questa vita il termine, ma il viaggio. Si vive per trovare la nostra felicità:
e terminata la vita può trovarsi, perché in questa vita non c’è cosa che possa
renderci felici.
02 - Non in questo mondo, ma in quell’altro mondo aspettiamo noi la nostra quiete,
la consolazione nostra.
03 - Non pochi, non molti, ma innumerabili per l’ignoranza in cui vivono
sono in misero stato di dannazione!
04 - Non possiamo noi aver sotto gli occhi le pene dell’inferno,
però possiamo averlo spesso sotto gli occhi dell’anima.
05 - Non posso perdere Dio, se io non voglio.
06 - Non può vivere da cristiano, cioè secondo lo spirito, chi non si contraria di continuo
alla voglie scorrette della sua carne e non si può contrariare alle voglie della carne,
chi con santo rigore non la tratta da ribelle, e da nemica.
07 - Non sapete che questo mondo è traditore, e che quando v’accarezza coi suoi beni,
ricchezze, onori, salute, comodità, mortalmente allora vi ferisce, e vi avvelena?
08 - Non sarebbe possibile amare Dio, se Dio prima non ci amasse.
09 - Non siete uomini d’orazione, se siete ambiziosi, impazienti, puntigliosi,
attaccati al mondo, nemici di solitudine, e di povertà.
10 - Non state mai in ozio, ma sempre applicati, o in cose spirituali, o nella fatica.
11 - Non ti lasciar mai sedurre dal mondo, e dalle sue vanità. Abbi sempre Dio
davanti agli occhi della tua mente; e di giorno e di notte, e in tutti i momenti
di tua vita in Lui confida, con lui consigliati, affinché quanto pensi, quanto parli,
e quanto fai conforme sia al suo santissimo volere.
12 - Non vedi che hai perduto il Cielo per un momentaneo piacere?
13 - Umiltà ci vuole, e raccomandarci a Dio.
14 - Non vi deve bastare [a voi genitori] dir ai figli che si confessino: ma di più consegnateli
voi stessi a un santo, e dotto confessore pregandolo istantemente che abbia tutta
la cura delle loro anime, che li regoli nel ben vivere, che li corregga se difettano,
che l’incoraggia, se s’intiepidiscono.
15 - Non vi deve bastare [a voi genitori] esortare i figli che frequentino le chiese, ma di più,
conduceteli voi stessi in Chiesa, e fateli assistere con modestia, e devozione
al sacrosanto sacrificio della Messa, fateli ascoltar la predica, fateli imparar meglio
la cristiana dottrina.
16 - Non vi sgomentate, che dopo la tempesta seguirà la calma.
17 - Non vi sgomentate per i vostri propositi, che non durano. Se cadete cento volte,
risorgete altre cento, e sperate in Dio che vi consolerà.
18 - Non vogliate imitar coloro la di cui vita è assai abominevole dinanzi a Dio.
19 - Non vogliate voi dunque, per deliziarvi col mondo, perdere le carezze
che vi vuol fare Dio.
20 - O grande Dio dell’amore, pietà, pietà di noi.
21 - Oggi che Dio vi chiama, rispondete, non fate il sordo.
22 - Ogni giorno fare un’ora o un a mezz’ora di meditazione sopra la misericordia di Dio,
per sperare il suo aiuto e più amarlo.
23 - Ogni mattina, subito che v’alzate da letto, sollevate la vostra mente a Dio dicendogli:
Vi ringrazio Signore che m’avete dato questa santa giornata, e quanto quest’oggi
farò, tutto sia a gloria vostra. Aiutatemi a non peccare mai.
Ogni santità consiste nel far la volontà di Dio, e non la nostra.
24 - Ogni uomo è in pericolo continuo di morire, assai più in tal pericolo
si trova il peccatore.
25 - Lo stesso figlio di Dio viene in noi con tutte le sue virtù, e meriti, e grazie: e viene
per arricchirci, per sanarci, per distoglierci con gran forza dal mondo, e da noi stessi
e trasformarci in Dio. E perciò qual morbo qual vizio può restare in noi, che non sia
guarito, qual ignoranza, ed errore che non sia sgombro, qual inganno non scoperto,
qual tepidezza non riscaldata.
26 - Ognuno di noi consideri la sua volontà e il suo giudizio come il nemico più fiero
che può mai avere, qual bisogna ferire ed ammazzare, se vogliamo salvarci.
27 - Ognuno può farsi santo, se vuole, in qualunque luogo.
28 - Oh, se pensassi che fra breve dovrà finire la vita, come lasceresti in un subito
quella cattiva pratica, come perdoneresti le ricevute ingiurie, con qual prontezza,
peccatore mio, renderesti la roba tolta al tuo prossimo, con qual contrizione
manifesteresti le colpe, tante volte taciute, al confessore; come in un subito
diverrebbe santo quel peccatore, che m’ascolta, il quale né con terremoti,
né con la peste, né con la penuria, né con altri castighi, volle una volta
risorger dal peccato?
29 - Ora che Dio con singolare misericordia, vi chiama, e vi fa a vedere la sua giustizia,
approfittatevi della opportunità con pentirvi sinceramente dei vostri errori.
30 - Ora che Iddio vi offre perdono, non perdete la favorevole congiuntura.
31 - Si traffica a dovere il tempo, quando si spende in quelle cose che vuole Dio,
e nella maniera con cui vuole Dio.
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".