La Cappella del Santissimo Sacramento

La decorazione absidale in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale di Reggio Calabria nel 1988


Nel pensare il mosaico di 60 mq, l’autore, Remo Rapone - come si evince dalla sua relazione illustrativa del progetto - ha inteso “esprimere, con l’immagine, la gioia che ci porta alla celebrazione dell’Eucarestia e ai valori che rappresenta per la vita della Chiesa e nella Chiesa”, tenendo presenti “i Documenti ufficiali della Chiesa e, in particolare, il n. 183 dei “Maestri della Fede in Eucarestia: dimensione ecclesiale e sociale” (Congresso Eucaristico Nazionale - Reggio Calabria 1988) di Mons. Aurelio Sorrentino, all’epoca Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova”.
Ispirandosi al cap. 6° del Vangelo di S. Giovanni e al cap. 8° della Lettera di san Paolo ai Romani, l’artista ha voluto sottolineare “l’Eucaristia come riconciliazione dell’uomo con la natura e come convivialità”.
Era evidente che il tutto doveva costituire una significativa cornice al “magnifico e monumentale tabernacolo” ivi esistente, da inserire in un grande uovo del quale, a lavoro ultimato, si sarebbero visto soltanto i contorni, come in realtà appaiono oggi all’occhio del fedele o del visitatore.
“Il simbolismo dell’uovo – puntualizza l’artista - è ben noto: vita e resurrezione. Cristo è uscito dal sepolcro, il mattino di Pasqua, come il pulcino dall’ uovo. Il grande ovale oltre ad essere simbolo della vita è, con le sue fiamme, simbolo della divinità.
L’insieme sta a confermare che Cristo è la vita vera.
Dal centro di questo ovale partono dei raggi che si espandono per tutta la composizione come ad abbracciarla e renderla parte di se.
Alcuni elementi ci colpiscono. Un grande globo ricoperto di fiori: è la terra. Il sole, la luna e le stelle sullo sfondo di un cielo rosso fuoco: ’E poi secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia’ (2 Pt. 3, 13).
Mi è piaciuto immaginarli così, una terra senza più monti e valli, ma coperta di fiori, simbolo della gioia che deve animarci intorno all’Eucarestia. Il cielo rosso è simbolo del sangue di Cristo che tutto ha trasformato con il suo amore totale.
Due momenti sono ancora evidenti al nostro sguardo: la scena della moltiplicazione dei pani e dei pesci e sul lato opposto, una tovaglia, il pane e il calice del vino.
Ecco i punti evidenziati del Vangelo di Giovanni:
- il lago: ’Dopo questi fatti Gesù andò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberiade’
  (Gv. 6, 1);
i pani e i pesci: ’C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci’ (Gv. 6, 9);
- il prato: ’C’era molta erba in quel luogo’ (Gv. 6, 10);
- la montagna: ’Gesù sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritirò
  sulla montagna tutto solo’ (Gv. 6, 15);
- il deserto con la manna: ’I vostri padri hanno mangiato la manna  nel deserto e sono morti;
  questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo,
  disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò
  è la mia carne per la vita del mondo’ (Gv. 6, 49-51).
Dall’altro lato, sulla tovaglia, il pane e il vino simboleggiano la Pasqua di Cristo, cioè il suo corpo e il suo sangue.

Ho voluto in questo modo celebrare – conclude il noto artista dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini - l’Eucarestia inserendo nella composizione immagini simboliche che ci accrescono la fede nel mistero Eucaristico e ci richiamano l’aspetto dinamico e trasformante dell’Eucarestia, quindi della gioia e della speranza nella gloria futura”.
(Remo Rapone)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".