Gli Altari di san Francesco e di sant’Antonio

Sono stati eretti lungo le pareti laterali del Santuario, allestiti in marmo pregiato, uno dedicato a s. Francesco d’Assisi e l’altro a sant’Antonio di Padova.

L’Altare, dedicato al Fondatore dell’Ordine
Francescano, è stato offerto dalla sig.ra Caterina in memoria della mamma Elena Scordino Bosurgi.

Il tabernacolo ed i sei candelieri, in bronzo - opera dello scultore prof. Michele Di Raco - contengono, rispettivamente, illustrazioni tratte
dal Cantico delle creature e simboli
liturgici
, e sono sormontati da un dipinto ad olio,
raffigurante s. Francesco, del pittore Nunzio Bava.



L’Altare, dedicato al Santo dei miracoli, è stato, invece, offerto dai coniugi Rossetti in memoria del figlio Demetrio.

Il tabernacolo ed i candelieri, ambedue realizzati
in bronzo e arricchiti con alcuni prodigi
della carità di Dio (comunemente chiamati miracoli),
operati per intercessione di s. Antonio,
e con segni liturgici, sono opera dello scultore
Pasquale Panetta, mentre il dipinto ad olio omonimo
è sempre di Nunzio Bava.




Nella seconda metà degli anni settanta, e precisamente il 15 luglio 1978, gli Altari, in seguito alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II, sono stati spogliati degli arredi sacri, sostituendo i due dipinti ad olio con altrettanti bassorilievi, opera gratuita del già citato prof. Michele di Raco. Essi raffigurano il figlio di Pietro Bernardone che rinunzia a tutto, perfino alla patria potestà, davanti al Vescovo di Assisi; e un asino che, digiuno da più giorni, s’inginocchia davanti a Gesù Eucaristia, portato processionalmente nella pubblica piazza della città dal Santo di Padova, ignorando l’abbondante foraggio, posto dallo sfidante incredulo.
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".