La Via Crucis

Quattordici formelle ci fanno rivivere la via dolorosa di Gesù, cioè la Via Crucis, creata artisticamente dallo scultore Pasquale Panetta, autore anche del tabernacolo bronzeo dell’Altare di s. Antonio di Padova.

La possanza espressiva dei quadri ,a gruppi di tre e di quattro elementi, sprigiona più forza figurativa e più pathos lirico grazie ad una patinatura metallica effettuata con grande maestria e delicata morbidezza, vagheggiandola quasi come un fugace e timido lambire le forme del corpo per non alterare o attutire la loro spontaneità emozionale, lasciando alla scena tutta quanta la sua originale proposizione nello specifico del suo essere e del suo manifestarsi.



"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".