"P. Gesualdo farà il miracolo"!

Reggio Calabria, 1956. —. Il dodicenne Meduri Matteo di Giovanni si dibatteva fra la vita e la morte, per nefrìte acuta e blocco renale; versava copiosa bava dalla bocca, e il corpo inerte non dava segni di percezione alcuna. Due consulti medici del medico curante, Silvio Spadaro col prof. Pane constatarono la impossibilità per la scienza di impedire la morte, imminente. Quando il dott. Spadaro vide l’infermiere, amico di famiglia, Giuseppe Spinelli, che si accingeva, di sua iniziativa, a praticare una iniezione di siero fisiologico, per alimentarlo in qualche modo, gli gridò « Perché martirizzi il povero ragazzo? lascialo morire in pace! » Dopo le ore 21, lo Spinelli accompagna il padre del ragazzo all’Eremo dei Cappuccini, dove lo vede prostrarsi in fervida preghiera sulla tomba del Venerabile P. Gesualdo. Poco dopo il Meduri si rialza, raggiante di gioia, a proclamare: «Mio figlio guarirà! P. Gesualdo mi farà il miracolo!» Pensando che fosse uscito di senno, lo accompagnò in sagrestia, dove i frati gli diedero il bastone di P. Gesualdo.
Giunti a casa, applicarono il bastone al ragazzo, mentre tutti i circostanti pregavano con viva fede. Erano le 22; lo Spinelli, con l’occhio clinico, seguiva il respiro del fanciullo, pensando di coglierne a momenti l’estremo; e difatti, vedendo agitarsi il ragazzo con un guizzo, gridò: «E morto »! Il bambino, invece, si era semplicemente svegliato come da un profondo sonno, e chiamava:
Papà!» Era guarito! Il medico, chiamato la mattina seguente, conferma che il piccolo Matteo è perfettamente sano (Fr. G. Raimondo da Castelbuono, Il Venerabile P. Gesualdo da Reggio Calabria, Messina 1974, pp. 342-343)

"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".