Santa Messa di ringraziamento Laurea in infermieristica (Dicembre 2008)

Come ormai da tradizione, il dieci dicembre 2008, sono convenuti, dal Policlinico “Madonna della Consolazione” nella nostra Basilica, i neolaureati in infermieristica con Suor Liliana e le Coordinatrici del corso, per ringraziare il Signore e la Vergine della Consolazione con una santa Messa, curandone la preparazione e l’animazione liturgica con grande trasporto interiore.
Durante la celebrazione Eucaristica, presieduta da don Antonio Bacciarelli, i neolaurati hanno pronunciato il solenne giuramento, seguito da una lettera aperta di Suor Liliana e dal ringraziamento di un’infermiera, a nome dei suoi colleghi. A conclusione della suggestiva liturgia, Suor Liliana ha consegnato a ciascun infermiere una graziosa candelina, segno della luce che dovrà irradiare sui volti e nei cuori di quanti la provvidenza porrà sul suo cammino.



Il giuramento

Solennemente mi impegno,
davanti a Dio ed alla presenza di questa assemblea
a trascorrere la mia vita integra
e di esercitare fedelmente la mia professione.
Mi impegno ad astenermi
da qualsiasi pratica dannosa o malvagia
ed a non somministrare coscientemente
medicamenti nocivi.
Mi impegno a fare quanto è in mio potere
per mantenere alto il livello della mia professione.
Di serbare il segreto
su tutte le informazioni di carattere privato
che mi fossero confidate
e su tutti gli avvenimenti familiari di cui venissi a conoscenza
durante l’esercizio della mia professione.
Mi adopererò con tutte le mie forze
ad assistere il medico nel suo lavoro
e mi dedicherò
completamente al benessere di coloro
che saranno affidati alle mie cure.
(Florence Nightingale)


Lettera aperta ai nuovi laureati in infermieristica


Laurea in infermieristica… inizio di una nuova avventura... ricordi? Il tuo primo giorno, il tuo primo anno...
Come chi ti ama, sono in parte timorosa per te... so le tue difficoltà... so che hai però...
molte soddisfazioni personali. I pazienti ed i loro familiari ti permettono di dividere
alcuni dei loro momenti più intimi e commoventi; vedi quello che coloro che non sono infermieri
non vedranno mai: vita, nascita e morte.
Ora, dopo tre anni trascorsi insieme...
Il primo impulso sarebbe quello di tenerti sempre sotto la mia protezione per evitarti
esperienze spiacevoli... ma so che hai sviluppato quella maturità che segue al dolore
e non voglio negarti l’opportunità di esplicare il meglio di te stesso.
Anche se non posso proteggerti dal rigore che compete alla professione infermieristica, ti chiedo di praticarla coscienziosamente e di tenere questo bene in mente:
- ricordati chi sei e sii fiero di esserlo;
- ricorda che hai un grande potere personale. Avere potere personale non vuol dire semplicemente prendere decisioni, anche se tu sicuramente lo farai giornalmente. Ma avrai potere perché avrai la capacità di alleviare il dolore, ascoltare le confidenze ed incoraggiare la determinazione;
- ricordati che rappresenti la base della disciplina, sii gentile con i tuoi pazienti, con i tuoi colleghi e più di tutto sii gentile con te stesso;
- ricordati che non ti spetta sapere tutto, tutto in una volta, neppure sempre tutto o di tutti;
- ricordati che non sei “diventato” infermiere ma che stai sempre per diventarlo. Il processo è un tentativo che dura tutta la vita con alti e bassi;
- ricordati di essere gentile con gli allievi infermieri, perché essi sono il futuro. Sii sorridente nel dare il benvenuto ai nuovi arrivati e ricordati che non molto tempo fa eri al loro posto.
Per finire, ricordati di dire GRAZIE! Ricordati di ringraziare quelli che ti hanno aiutato, quelli che ti aiuteranno, che ti osservano, quelli che hanno coperto e copriranno i tuoi errori. Trova il tempo per ringraziare quanti credono in te e hanno riposto la fiducia nella tua intelligenza e nella tua abilità. Ricordati che in nessun mansionario, vecchio o nuovo, è previsto che gli altri siano indulgenti con la tua persona.
Spetta a te fare in modo che l’ideale diventi realtà. E’ tuo compito vivere il sogno. Fai la differenza, non fermarti a cercarla. Vai e fai quello che deve fare un infermiere… il tuo lavoro è duro dal punto di vista fisico e psichico… MA SIAMO TUTTI CON TE!
Ti auguriamo di essere fiero della tua professione, di vivere la tua professione in positivo, per te, per i malati che incontri ogni giorno, per i giovani colleghi e per gli allievi…
Vogliamo che tu sappia di essere amato e benvoluto, non dimenticarlo mai!
Auguri e tanto affetto, a nome delle tue Coordinatrici.
Suor Liliana

Il ringraziamento

Tutti noi, in modo diverso, abbiamo dedicato un ringraziamento a Suor Liliana. Ma oggi è fondamentale che questo diventi un’unica voce.
Suor Liliana è per noi una piccola grande donna, che ha saputo guidarci nel cammino di questi tre anni, condividendo con noi soddisfazioni e delusioni.
Con parole di sapienza e preziosi consigli ha permesso ad ognuno di noi di raggiungere i nostri obiettivi. Ed oggi, se siamo pronti ad entrare nel mondo del lavoro, lo dobbiamo a lei, che ha saputo insegnarci cosa vuol dire amare il prossimo.
Grazie, Suor Liliana.
Crocè Isabella



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"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".