Presepe in famiglia (2013)


L’iniziativa, promossa dal parroco, è stata concepita perché si affermasse la bellezza della famiglia, guardando alla famiglia di Nazareth, nello spirito sociale e culturale, reso più credibile mediante una fede viva e operosa nella carità e nella misericordia.

Ciò ha consentito di liberare la fantasia, specie dei bambini, illuminata dalla creatività che il buon Dio ha seminato nella vita di ognuno di noi, perché noi la potessimo coltivare e farle produrre frutti gustosi, che vanno oltre il tempo dei semplici ricordi emozionali.

Il presepe in famiglia è stata, pertanto, anche quest’anno una manifestazione che ha evidenziato una connotazione tesa alla promozione della serenità e della pace tra le famiglie, assumendosi la responsabilità di portare questo messaggio ai popoli, e della sensibilità di venerazione e di sacro rispetto verso l’universo infantile.

Nei presepi, naturalmente, sono state collocate le statutine dei bambinelli benedette, come da ormai lodevole tradizione, al termine della celebrazione Eucaristica domenicale, precedente la solennità natalizia.

Quando siamo entrati nelle famiglie per visitare e fotografare il presepe, abbiamo colto palpabile la gioia e insieme la soddisfazione di aver “rivissuto” il momento magico della prima rappresentazione del presepe di Greccio, che Francesco d’Assisi, ha ideato nel 1223, assieme al suo amico Giovanni.

A rendere ancora più interessante l’iniziativa è stata l’opera di "manovalanza" - facendo ricorso a materiali comuni o, addirittura, a qualche elemento combustibile - di ciascun componente la famiglia. Ognuno secondo il proprio carisma, ottenendo, nell’insieme, realizzazioni di ammirevole contenuto artistico, oltre l’affermazione di un valore altamente virtuoso come quello dell’amore-dono di tutto se stessi.

Tale virtuosismo traspariva chiaramente non solo dalle parole esplicative che ogni componente la famiglia formulava riguardo al reparto che aveva realizzato (paesaggi, capanna, case, pastori, personaggi caratteristici, luci, colori…), ma anche dal compiacimento per aver “attinto” da questo tradizionale evento tanta grazia di ricchezza umana e spirituale e tanta gioia di appropriazione del valore della famiglia, contemplando Gesù bambino con accanto Maria e Giuseppe.

Le famiglie che abbiamo selezionato per l’attestato di merito sono:
* Istituto Suore di Fatima;
* Marino Emanuele e Sgrò Elena con i figli Sofia e Andrea;
* Morabito Antonio con Maria Grazia;
* Esposito Anna
* Surace Getano e Scarfone Antonella con Ivana e Andrea;
* Falcone Melino e Carmela;
* Longo Tina con Claudia e Vincenzo;
* Nappa Rosa;
* Poste Italiane.

"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".