La nuova sede delle reliquie del padre Gesualdo Malacrinò è dirimpetto la sacrestia del Santuario dell’Eremo.
Essa è stata studiata per favorire l’incontro più congeniale, per intimità e serenità, tra due anime che si cercano per ascoltare, nel silenzio assoluto, la presenza di Dio, ansiosa di donarsi, nell’abbraccio della sua misericordia e della sua gioia, e accompagnarsi, come Madre e Padre, lungo il faticoso cammino che, tra una caduta ed un’altra, porta ad innamorarsi della Croce sulla strada della risurrezione.
E’ un luogo, questo, che fa riscoprire, nell’alito della provvidenza, la gioia d’incarnarsi nell’amore di Cristo, facendo sentire, sulla pelle liscia o ruvida per l’età, la tenerezza fecondante dello Spirito Santo, come èaccaduto in padre Gesualdo.
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".