Le opere, quasi tutte manoscritte, del ven. padre Gesualdo sono conservate nell’ex archivio provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Calabria, e precisamente presso il convento di Catanzaro. Esse costituiscono una miniera di indiscusso valore storico, letterario, scientifico, pedagogico, teologico e spirituale, nonché una fonte fondamentale per lo studio della sua biografia. Molte di esse sono state esposte, in fotocopia, durante l’anno gesualdiano (2002-2003) all’interno della mostra “Itinerario di santità del venerabile padre Gesualdo”. Prima di riportare l’elenco dettagliato delle opere pubblicate e dei manoscritti inediti, ci sembra doveroso precisare che il P. Gesualdo si è sempre opposto alla pubblicazione dei suoi scritti per la semplice ragione che gli sembrava di venir meno alla piena osservanza del voto della povertà e della virtù dell’umiltà.
OPERE PUBBLICATE
- [Direttive alla Provincia] – Fr. Gesualdo da Reggio, Ministro Provinciale de’ Cappuccini della Provincia di Reggio (b.i.) – Alli M.RR. Padri e Fratelli in Cristo dilettissimi. Salute.
Porta la data del 1802. Essendo stato eletto Ministro Provinciale, proprio nella primavera dell’anno, per volontà del suo Definitorio, diede alle stampe queste direttive, che per diversi anni si leggevano a refettorio, dopo le Costituzioni dell’Ordine.
- Libricino delle Regole del bene vivere date dal M. R. P. Gesualdo da Reggio Provinciale Cappuccino, a dì 7 aprile 1798 scritto di proprio carattere al suo penitente D. Giorgio Federico, allora canonico della Cattedrale di Reggio. Per servire di norma a coloro, i quali vogliono far progressi nella vita spirituale – Stampato a cura del suddetto Rev.mo Canonico, ad insinuazione di alcuni suoi amici. Reggio, 1854.
L’opuscolo, brevissimo, il cui originale in Archivio, fu ristampato nella Positio super Introductione Causae, fra i documenti del Processo di beatificazione, pp. 160-163; e da: MONS. COTRONEO, alla fine della sua Vita di P. Gesualdo da Reggio, pp. 169-172; e P. GIAMBATTISTA FAMILIARI DA S. LORENZO nella Nuova vita e miracoli del Ven. P. Gesualdo da Reggio, pp. 159-165.
- Due Lettere del V. P. Gesualdo da Reggio Cappuccino. In L’eco di S. Francesco, a. 23 (1895) 176-178.
Indirizzate al can. Ignazio Moschella, furono pubblicate, col consenso di un suo parente, Paolo Moschella, che le aveva ereditate.
- Textus nondum editi, in Appendice a P. MELCHIOR A POBLADURA OFMCap, De scientia et scriptis ven. Servi Dei Jesualdi a Rhegio, O.F.M.Cap. (1725-1803). Roma, 1954.
Gruppo di dieci lettere scambiate fra P. Gesualdo e i PP. Gaetano da Bergamo e Giuseppe M. da Soriano, più due brani estratti dal Manuale dei FF. Minori, destinati ai predicatori e sacerdoti suoi confratelli.
- Diverse Lettere nell’interessantissimo studio dello stesso P. MELCHIORRE DA POBLADURA, Saggio della corrispondenza spirituale del venerabile Gesualdo da Reggio. Catanzaro, 1968.
Trentadue lettere ai confratelli di Terranova, in un periodo centrale della sua vita; cinque di direzione spirituale a pie discepole; dodici di direzione spirituale a sacerdoti e laici; quattordici a diversi corrispondenti, per affari vari.
MANOSCRITTI INEDITI
Sono conservati nell’Archivio dell’ex Curia Provinciale dei Cappuccini in Catanzaro. Alcuni di essi sono stati, recentemente, restaurati, per cui lo stato di conservazione generale è in perfetto stato. La calligrafia è nitida, anche se a volte assai minuta e, quindi, con qualche difficoltà di lettura. I contenuti tracciano un panorama informativo interessantissimo, fornendo notizie preziose anche sull’anima e sulle vicende personali dello stesso Autore.
- Trattato su le Provviste lecite a Frati Minori Cappuccini di questa Provincia di Reggio, composto da un Religioso dell’istessa Provincia. Terranova in giugno del 1780, pp. 16 + 143.
Tratta della povertà e le sue conseguenze. Interessante il confronto sul Trattato con padre Giuseppe da Castelvetere e padre Ludovico da Reggio.
- Introduzione sui Conventi di Ritiro. 2 febbraio 1779, pp. 288 + 18.
Racconta l’iter storico e documentale dell’erezione del convento di ritiro di Terranova. Di pregevole interesse, in calce al volume, una Memoria rievocante, sia pure in sintesi, le drammatiche vicende che egli stesso visse nel terremoto del 1783; e al termine una Nota sull’invasione francese e l’impresa del Cardinale Ruffo (1799).
- Disciplina regolare specialmente della Povertà (Reggio, 10 settembre 1771 – Terranova 27 ottobre 1773), pp. 10 + 248 + 78.
Il contenuto è chiaramente sintetizzato nel titolo. Si compone di quattro parti, così articolate:
Parte I. In cui si tratta della Disciplina Regolare specialmente della Povertà, ricavata dalla Disciplina Apostolico-Monastica del P. Davide Concina (1779, p. 1-181.
Parte II. Disciplina Regolare che riguarda la Povertà de’ Frati Minori (Catechismo de’ Frati Minori). (1773), pp. 185-248.
Exiit qui seminat. E’ il testo della Costituzione apostolica di Nicolò III sulla povertà francescana (14 agosto 1279), in latino con la traduzione a fronte (ff. nn. Da 1 a 10).
Trattato del governo delle Anime ex S. Gregorii Pastorali et ex Peyrino. (ff. 1 – 16). Esso presenta parti scritte in latino e parti scritte in italiano.
Determinazione delle provviste (ff. 1-11). E’ evidenziato il voto della povertà con le sue esigenze essenziali.
- Philosophicae Institutiones iuxta Veterum et Recentiorum placita concinnatae. Tomus I – Mathematicam complectens, Logicam et Metaphysicam. R. An: 1762, pp. 607.
Contiene parte del corso di filosofia tenuto ai confratelli nel convento di Reggio, durante il secondo periodo del suo insegnamento (1754-1760).
- Metaphysica. (pp. 12 + 442 + XXX).
L’opera è priva del titolo e comprende le seguenti scienze: Ontologia, Cosmologia, De Deo seu Theologia, Psychologia, Nomologia idest de legibus morum contra libertinos; ed un’Appendice, in cui vengono analizzate alcune tesi del Genovesi sulla libertà (pp. 402-412).
- Opuscoli Regolari e Morali divisi in quattro tomi. Nel primo de’ quali si contengono quei che riguardano propriamente i Frati Minori. Nel secondo le Conferenze Morali, che riguardano lo stato religioso; nel terzo i Catechismi a’ Religiosi e nel quarto gli esercizi spirituali a Religiosi per dieci giorni. Composto da F. Gesualdo da Reggio Cappuccino. In Reggio nel Luglio del 1762. Edizione inemendata ed accresciuta, 26 aprile 1773, pp. 398 + 329-413.
L’opera contiene diversi opuscoli fuori programma, a dimostrazione che l’opera, forse, non era ancora completata. Questa l’articolazione degli opuscoli:
Opuscolo I. In cui si espongono in ristretto gli obblighi de’ FF. Minori. (Febbraio 1762, pp. 11-62)
Opuscolo II. Circa la mutazione degli abiti. (5 giugno 1758), pp. 63-91). E’ evidenziato un argomento che impegna per quasi un ventennio la vita dei cappuccini reggini e del Servo di Dio, in prima linea.
Opuscolo III. Circa i Novizi. (1759), pp. 93-102. Decreto elaborato, per disposizione dei Ministri Provinciali, riguardo ai requisiti dei giovani da ammettere al Noviziato, in un periodo di tempo in cui i conventi rigurgitavano di Postulanti, non sempre disposti a seguire lo spirito vero dell’Ordine.
Opuscolo IV. Circa l’educazione dei giovani professi. Sive Methodus pro clericorum institutione in Seminariis servanda. (Settembre 1760), pp. 103-118. Decreto sulla formazione dei neo professi, e delle requisiti della loro formazione religiosa e culturale, scritto per ordine del Ministro Provinciale del tempo.
Opuscolo V. Circa l’elezione dei Prelati. (Ottobre 1760), pp. 119-140. Discorso tenuto, su disposizione del Ministro Provinciale al Capitolo Provinciale, per esortare ad una felice scelta dei nuovi Superiori.
Opuscolo VI. In cui si dà la soluzione a un dubbio circa la povertà serafica. (1 Dicembre 1760), pp. 141-145. Il guardiano del convento di Reggio, dove P. Gesualdo ricopre il servizio di Vicario, gli sottopone il problema della liceità della spesa, per erigere un nuovo altare nella cappella del Santuario della Consolazione. Il parere del P. Gesualdo è nettamente contrario, in omaggio alla povertà, anche se i fedeli assolveranno l’intera spesa.
Opuscolo VII. Su le provvisioni del vitto e su ‘l ricorso a pecunia in ordine alla Regola de’ Frati Minori, diviso in due dissertazioni. E dedicato al Molto Reverendo Padre Bonaventura da Zingarona Ministro Provinciale de’ Cappuccini della Provincia di Reggio. Composto da Fr. Gesualdo da Reggio, Religioso dell’istessa Provincia l’anno 1761, pp. 147-396. Copia di uno studio sulla vexata quaestio indicata chiaramente nel titolo, di cui esistono varie redazioni o copie, perchè il tema era vivacemente discusso tra i frati. La seconda parte, sul ricorso a pecunia, non è stata sviluppata; esiste solo la prefazione, pp. 397s.
Opuscolo VIII. In cui si dànno due maniere per formare i Processi nelle cause de’ Regolari, pp. 329-413. Raccolta, in compendio, di studi comuni sul Modus procedendi del diritto regolare.
- Memorie concernenti a’ Cappuccini specialmente di questa Provincia di Reggio, divise in quattro parti. Nella prima si apporta il modo di procedere tra noi ne’ giudizi. Nella seconda le Ordinazioni dei Capitoli Generali. Nella terza le Ordinazioni de’ nostri Capitoli Provinciali. Nella quarta l’origine de’ Cappuccini di questa Provincia raccolte da Fr. Gesualdo da Reggio relig. di q. Provincia. (1771), pp. 870. Questa l’esatta articolazione dell’opera:
I - Parte I. Modo di procedere ne’ giudizi. Modus procedendi Capuccinorum sive Judiciales instructiones pro Judiciis faciendis in Religione Seraphici P. N. Franc. Capuccinorum promulgatae a Gener. Capitulo anno 1702. (1771), pp. 21-109.
II – Soluzioni di alcuni dubbi su un decreto della S. Congregazione del S. Offizio del 6 maggio 1761, pp. 111-118.
III – Dispaccio per i Francescani di Sicilia notificato al Provinciale dei Riformati di Messina dal Vescovo d’Eraclea li 28 marzo 1780, pp. 119-122.
IV – Relazione giurata d’una visione. (Oppido, maggio 1779), pp. 123-126.
V – Ordinazioni provinciali formate dal Rev.mo P. Generale nella visita di questa Provincia il 1778, pp. 134-417.
VI – Parte II. Ordinazioni generali de’ Cappuccini cominciando dall’anno 1709, pp. 171-209-218 + 305-417.
VII – Serie de’ Generali Ministri Cappuccini, pp. 221-224.
VIII - Serie de’ Ministri Privinciali della Provincia di Reggio, pp. 225-300.
IX – Parte III. Ordinazioni Provinciali di questa Provincia di Reggio, cominciando dall’anno 1708, pp. 329-668 + 805-868.
X – Parte IV. Trattato del principio e progresso della Religione Cappuccina avuta da questa Provincia di Reggio. Composto dal R. P. Enrico da Reggio, ex lettore di questa Provincia. Distinto in capitoli e trascritto con alcune notarelle da Fr. Gesualdo da Reggio l’an. 1770, pp. 669-802.
- Epistole (Tomo I), pp. 698.
Contiene circa 245 lettere, dal 1750 al luglio del 1765. Sono raggruppate in cinque serie e diverse sono di corrispondenti del P. Gesualdo.
I serie, pp. 1-120. Di quaranta, elencate nell’indice, se ne leggono solo dieci. L’argomento è vario.
II serie. Epistole erudite e dottrinali, pp. 121-230. Delle trentaquattro lettere, se ne leggono alcune e si riferiscono a vari argomenti.
III serie. Epistole concernenti la mutazione de’ panni, pp. 231-454. Cinquantaquattro lettere e documenti sulla questione assai dibattuta tra i frati della Provincia, dal 1748 al 1765, circa l’austerità dell’abito cappuccino. Alcune appaiono, per ampiezza e profondità argomentale, come veri e propri trattati.
IV serie. Epistole concernenti la povertà minoritana, pp. 455-544. Sono venticinque lettere e trattano tutte della povertà.
V serie. Epistole concernenti il convento di Ritiro, pp. 455-698. Novantadue lettere, dal 19 ottobre 1762 al 14 luglio 1765, riguardanti l’iter, non sempre facile, della realizzazione del convento di ritiro di Terranova.
- Epistole (Tomo II), pp. 780.
Contiene 390 lettere, dal luglio 1764 al novembre del 1780. Alcune sono state eliminate dallo stesso P. Gesualdo, forse perché troppe intime o perché potevano riflettere responsabilità altrui. Risultano mancanti le pagine 107-132, 405-412, 517-518, 595-596, 749-750. Vi sono contenute anche lettere di vari corrispondenti di P. Gesualdo, alcune delle quali anonime, altre con firme autorevoli, trascritte per il valore che potevano significare nel dibattito dottrinale. Di notevole interesse anche le lettere riguardanti la politica ecclesiastica del Napoletano e della Repubblica Veneta.
- Decisiones Generales Ordinis Minorum S. Francisci Capuccinorum iuxta Exemplar quod stat penes Rev.mum P. Generalem eiusdem Ordinis. Quae ab eodem Exemplari cura Rev.mi P. Ilarionis a Feroleto huis Provinciae Ex-Provincialis ac bis Diffinitoris Generalis. Romae an. 1756. Per me Fr. Gesualdun a Reggio Trascriptae sunt. Anno 1771, 2 Martii, ff. 14 + ff. 132. Questa l’articolazione dell’opera:
I – Excerpta ex Decis. Genr. pro regulari observ., ff. 2-72.
II – Capitulum XLIV. Anni 1712. Capitulum celebratum anno 1712 ob mortem Rev.mi P. Generalis in Visitatione Provinciarum regni secutam. In ho Capitulo proposita et resoluta fuerunt sequentia, ff. 72-82.
III – Decisiones Dubiorum factae in Difinitione Generali Ann. 1756 die 20 maii.
IV – Instructiones Judiciales sive Modus procedendi in Judiciis Fratrum minorum S. Francisci Capuccinorum, ff. 93-119.
V – Breve istruzione secondo le leggi del Regno. Della citazione ad testes, f. 120.
VI – Appendice alle Decisioni de’ Capitoli Generali, ff. 121-127.
VII – Ex praxi crimin. Dominici Moro formulae, ff. 128-132.
- Disinganno de’ Grandi. Opera composta a propria istruzione del fu sua Altezza il Principe D. Armando Borbone di Contry del sangue reale di Francia. Trascritta da un Religioso Cappuccino per comun profitto in Terranova, 23 novembre del 1776, ff. 33.
- I - Su le provvisioni del vitto e su ‘l ricorso a pecunia in ordine alla Regola de’ Frati Minori, diviso in due dissertazioni. E dedicato al Molto Reverendo Padre Bonaventura da Zingarona Ministro Provinciale de’ Cappuccini della Provincia di Reggio. Copia corretta. Composto da Fr. Gesualdo da Reggio, Religioso dell’istessa Provincia l’anno 1761, pp. 160.
L’opera non è completa. Manca, infatti, una delle due dissertazioni. E’ stata realizzata per commissione del padre Guardiano del convento di Reggio Calabria, di cui egli ricopriva il servizio di Vicario.
II – Intorno la Cappella della S. Consolazione. Caso sciolto, pp. 119-121.
III – Parere circa le provvisioni per Luogo Nuovo dato a richiesta e ordine de’Superiori, pp. 123-128.
IV – Informazione (emendata) presentata a la M. R. Diffinizione novamente eletta circa i Conventi di Ritiro li 15 ottobre 1753 in Montelione, pp. 139-162.
- De Ecclesiastica Potestate. (1779), pp. 260. Opera incompleta, a causa delle precarie condizioni di salute dell’Autore, che intendeva rivendicare il potere ecclesiastico di fronte alle negazioni del Giannone e dei regalisti e giansenisti.
- Miscellanea, pp. 352, comprendente:
I – Memorie Ecclesiastiche, pp. 1.102
II – Radices hebraicae et chaldaicae. Ex Buxtorphio, pp. 117-204.
III – Trattato delle virtù del Rev.mo Sig. Rettore del Siminar. di Reggio D. Domenico Barilla, disposto in domande e risposte, pp. 281-352.
- Opus Theologicarum Instittutionum Scholastico-Dogmaticarum in quinque tomos distributum. T. I, Loca Theologica complectens. Rhegii an. 1762.
Rielaborazione del prima edizione del Corso di Teologia, che P. Gesualdo aveva insegnato ai giovani cappuccini sino al 1752. Della prima edizione non si conserva nulla, della seconda solo il primo volume.
- Informazione intorno a’ motivi per cui si debbono erigere i Conventi di Ritiro presentata al M. R. Diffinitorio. (Ottobre 1763), ff. 12.
- Institutiones linguae sacrae, ff. 24, in triplice colonna.
Si tratta del testo di grammatica ebraica, che P. Gesualdo insegnò nel Seminario di Reggio, negli ultimi anni, fino a pochi giorni dalla sua morte. Vi manca la sintassi, mentre la fonetica e la morfologia si conservano ancora.
- Direttive del P. Gesualdo Provinciale alla Provincia.
- Esercizi spirituali per i Religiosi de l’Ordine Francescano dei RR. PP. Capp.ni P.re Gesualdo da Reggio Cap.no (1800), ff. 92.
- Manuale de’ FF. Minori diviso in tre parte. Nella prima si da il Catechismo de’ FF. MM. Nella seconda Lezioni su gli obblighi de’ FF. MM. Nella terza si apportano le decisioni de’ Capitoli nostri Generali relativamente alla Regolare osservanza. Composto da un Religioso Cappuccino della Provincia di Reggio (dal 27 giugno al 19 ottobre 1776), pp. 157 + 83).
OPERE ANDATE SMARRITE
- Una gran quantità di Lettere, di vario genere.
- Il Centone, opera di altissimo pregio, che conteneva “tre censure. La prima di quarantotto tesi di antropologia. La seconda di nove paradossi di Febronio. La terza di dodici imposture de’ Masoniti; a cui si aggiunge la quarta di cinquantasette novità del Vescovo di Pistoia. Con delle appendici alle tre ultime censure, e con delle riflessioni su certe autorità del Duguet concernenti la Pontificia autorità ed altre riflessioni sulla dichiarazione del Clero Gallicano contro la infallibilità pontificia” (dalla Positio super Introductione causae, p. 527s).
- Institutiones philosophicae, opera in dodici volumi.
- Opus Theologicarum Institutionum Scholastico-Dogmaticarum in quinque tomos distributum. T. I. Loca Theologica complectens. Rhegii an. 1762.
- Opuscoletto intorno al Sacrificio della S. Messa.
- Grammatica della lingua greca. Don Giovanni Foti raccontava che possedeva una copia autografa sia della Grammatica greca che dell’Opuscoletto intorno al Sacrificio della S. Messa e , un giorno, avendogliele viste il Vescovo Mons. Leone Ciampa “se le portò via, e non gliele restituì più”.
- Antilyra, risposta apologetica alla Lira focense.
- Rifacimento e completamento di un’opera del Cantore Morisani su S. Stefano, primo Vescovo di Reggio.
- Storia dei Concili della Chiesa Cattolica, definita “opera tale di mole, da essere apparsa, a chi la vide, cosa sovrumana”.
- Cronaca di Reggio.
- Marmi reggini, rifacimento e completamento di opera del Morisani.
- Numerose serie di prediche: quaresimali; corsi di esercizi: per sacerdoti, chierici, suore, popolo, magistrati, militari, detenuti, e ceti diversi, per i quali ogni anno il padre Gesualdo ne curava la preparazione particolare alla Pasqua; corsi per l’Avvento, novenari, tridui, panegirici, discorsi d’occasione...
- Elementi di Rettorica.
- Fascicoli sciolti. In tutto trentadue, più o meno voluminosi, di prediche varie.
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".