L’estasi nella celebrazione Eucaristica

La celebrazione della Messa,
preceduta da «una lunga e devota
preparazione» e seguita da «lunghi
e affettuosissimi atti di ringraziamento»,
costituisce senza dubbio
il momento più importante
della giornata di fra Gesualdo.

Dal momento in cui sale l’altare
al momento in cui fa ritorno
in sacrestia, sembra un altro,
tanto l’impeto della carità di Cristo
lo rapisce.

E, onde evitare
che la santa Messa duri troppo
a lungo, «spesse fiate, attesta
don Saverio Passaniti,
il P. Attanasio Scappatura
deve salire sull’Altare a scuoterlo
ed imporgli di ripigliare
la sacra celebrazione indicandogli
col dito il luogo del Canone
ed ivi trattenersi con lui
sino alla conclusione...».

(Disegno di Giorgio Pinna: Spesse volte il P. Attanasio Scappatura
doveva salire sull’altare e scuoterlo...
)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".