"Un canestro pieno di pane caldo"

Non sono rare le volte
che in convento non ci sia
nulla o quasi da mangiare,
in quanto padre Gesualdo
non consente che si conservi
del cibo per il dì seguente:
«Dobbiamo vivere come i poveri»,
ammonisce.

Per cui al cuoco non gli rimane
che ricorrere all’uomo di Dio.

«Abbiate fiducia in Dio
ed egli provvederà», risponde.

E «un giorno - racconta un testimone -
mancava il pane per la Comunità
ed l’uomo di Dio manda un fratello
alla portineria, il quale trova un canestro
pieno di pane caldo, senza vedere
persona alcuna, che lo avesse portato;
il fratello esita a pigliarlo e recatosi
dal padre Gesualdo,
questi gli ha ordina di prenderlo,
ché la divota che lo aveva portato
se ne era andata
per non farsi riconoscere».

(Disegna di Giorgio Pinna: Il pane non mancherà, abbiate fiducia in Dio)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".