La rinunzia al Vescovado

Tra le virtù che eccellono
in padre Gesualdo vi sono
l’umiltà e la mitezza,
che lo inducono ad adoperarsi
con tutte le forze ad occultare
- come attesta un testimone –
«le sue eroiche virtù
e il suo vasto sapere,
reputandosi un gran peccatore
ed ignorante.

Ha un concetto così basso di sé,
che offertogli il Vescovado di Martorano,
prontamente e con
fermezza lo ricusa...».

A nulla valgono le insistenze
di Mons. Capobianco.

E quando l’uomo di Dio muore
e il suo feretro viene portato
in Cattedrale per i funerali,
l’Arcivescovo vuole che ai suoi piedi
siano posti la mitra e il pastorale,
in segno della sua dignità a tale elezione,
nonostante egli, in vita,
abbia confessato più volte
la sua indegnità.

(Disegno di Giorgio Pinna: Rinunzia il Vescovado)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".