La protezione della Vergine della Consolazione

Nel periodo della carestia,
Reggio vive un momento
di fame terribile.

La gente accorre, come in tante altre
occasioni di grande calamità al Santuario
della Madonna della Consolazione
e chiede di portare il Quadro
della sua Patrona e Protettrice
in processione per le vie cittadine,
sostando, poi, in Cattedrale.

Quivi giunti, l’uomo di Dio
sale sul pulpito ed incomincia
ad esortare i fedeli ad avere fiducia
nella Madre di Dio, «la quale
non avrebbe certo lasciato di soccorrerli
nei loro sì gravi bisogni, quand’ecco
si odono alcuni colpi di cannoni alla marina
e nel medesimo tempo giunge in Chiesa
la lieta novella che una nave
carica di frumento era pervenuta
alla riva.

Il popolo, vinto da tenerezza,
seguendo l’uomo di Dio,
che col crocifisso in mano lo precede
cantando lodi alla vergine,
si porta alla marina...».

(Disegno di Giorgio Pianna: Col Crocefisso in mano e seguito dal popolo
si reca al porto...
)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".