L’attraversata dello Stretto di Messina
Padre Gesualdo,
dovendosi recare a Messina
per predicare il quaresimale,
si portò assieme a fra Mansueto
al vicino lido di Catona,
per imbarcarsi.
Ma il mare è troppo agitato
e i barcaioli non se
la sentono di prenderli
a bordo e accompagnarli
all’altra riva. Allora egli,
senza punto scomporsi,
dice a fra Mansueto:
«Tieniti dalla mia tonaca»,
sollevandola alquanto
dalla parte anteriore,
e incomincia la traversata
sulle acque, le quali
al suo passaggio diventano
lisce come l’olio, mentre intorno
i cavalloni continuano a rincorrersi,
facendo sfoggio della loro forza
brutale e schiumosa.
(Disegno di Giorgio Pinna: Passa lo stretto di Messina sul mantello)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".