1° Sabato: La Vergine del silenzio (03 agosto 2013)


Giornata di preghiera e di carità per i "martiri" del nostro tempo

Oggi, 1° Sabato in onore della Madonna della Consolazione, avvertiamo forte il bisogno di ringraziare il Signore per il dono immenso di una Madre così tenera e dolcissima. Ella ci accoglie sempre con affabile premura e ci stringe al cuore,
 accanto al piccolo Gesù, anch’Egli così tenero e dolcissimo!

Quante preghiere silenziose elevate con le mani intrecciate e i visi bagnati da lacrime di sofferenza e di trepidazione, di delusione e di fiduciosa speranza!

Quanti aneliti prorompenti dal cuore e accompagnati dagli occhi, fissi negli occhi della più bella delle Madri, per una carezza di serenità e per una rassicurante benedizione!

Quante paure, preoccupazioni e, soprattutto, quante ansie affidate a Colei a cui il figlio Gesù nulla nega. "Ricorrete a Maria - diceva il ven. padre Gesualdo - e le grazie son sicure".

E noi oggi, carissimi amici e amiche, abbiamo invocato con tutto l’ardore del nostro spirito la Madre della Consolazione, perché accogliesse fra le sue braccia e serbasse nel suo cuore tutti voi, vicini e lontani, e, in modo particolare, coloro che sono vittime di violenze e di ingiustizie e di ogni sorta di umiliazione. Su tutti abbiamo invocato consolazioni e benedizioni.

Abbiamo sostato per un paio d’ore davanti a Gesù eucaristia, per ascoltare la voce del suo Cuore e per rifugiarci in esso, consacrando ogni palpito del nostro cuore e affidandogli le persone in cerca di luce, di serenità, di consolazione e di speranza.

Un grazie speciale al Presidente dei Portatori Gaetano Surace, che ha anche letto la preghiera del Portatore, con i suoi validi collaboratori e a don Giovanni Licastro, loro Assistente spirituale e Parroco della comunità ecclesiale di S. Pio X a Modena.

A ciascuno di voi il mio fraterno e caloroso abbraccio, accompagnato da immensa gratitudine e cordiale affetto

(fra giuseppe)

"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".