3° Sabato: "La Vergine della rivelazione (16 agosto 2014)
 

La settimana, che segue il Terzo Sabato in onore della Madonna della consolazione, ci offre l’opportunità di volgere, attento e docile, l’orecchio del cuore e della mente alla Parola di Dio.

E’, infatti, la Parola di Dio che ci fa uscire dai confini angusti del nostro io - sempre più esigente e triste e, perciò, sempre più preoccupato non solo del domani, ma anche dell’oggi - e ci fa spaziare nei cieli sconfinati dell’Amore e della pienezza di gioia

Perché ciò avvenga è necessario che noi tendiamo ad ESSA con la determinazione e, insieme, l’umiltà della donna cananea, la mamma che ha chiesto, anche gridando, la guarigione della figlia, affetta dal male diabolico.

Ascoltare il Signore, infatti, significa permetterGli di guarirci e di accenderci la luce del benessere spirituale e umano.

Ascoltare il Signore vuol dire sentire fortissimo il bisogno della SUA grazia che purifica e da vita alla nostra fede, facendola ardere come lampada sopra il lucerniere. 

L’ascolto, ovviamente, deve essere docile, intelligente, umile e fecondo, perché il seme dell’Amore possa ricevere energia e grazia per crescere e maturare, per donare se stessi nel segno salvifico di Cristo e della tenerezza materna di Maria, la nostra Mamma Consolatrice.

"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".