Il 2° Sabato (9 Agosto 2009)
La Vergine dell’ascolto
di p. giuseppe sinopoli
L’icona della Vergine dell’ascolto ci accompagna nel secondo sabato in onore della Madonna della Consolazione.
Tantissime sono le raffigurazioni artistiche e le riflessioni teologico-spirituali che ci presentano Maria assorta nell’ascolto della Parola di Dio, proponendosi come efficacissimo modello di vita cristiana.
Ella, infatti, “ci insegna – come scrive mons. Bruno Forte - ad accoglierla, a custodirla e a meditarla incessantemente: “Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Luca 2,19). Immagine perfetta della Chiesa, Maria si lascia plasmare dalla Parola di Dio: “Avvenga di me quello che hai detto” (1,38).
E l’ascolto si fa dono d’amore: la Vergine dell’annunciazione va da Elisabetta a soccorrerla nella sua necessità. Donna dell’ascolto, Maria si presenta nella visitazione come Madre dell’Amore: “A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?” (2,43).
La sua voce è portatrice della gioia messianica: “Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo” (v. 44). La sua beatitudine è aver ascoltato e creduto alla Parola dell’Eterno: “Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore” (2,45).
A Maria - creatura della Parola, che intercede per noi nella gloria di Dio - chiediamo di aiutarci a vivere come Lei in ascolto della Parola, per accogliere in noi il Verbo della vita e portarlo agli altri, nella trasparenza e nell’impegno di tutti i nostri giorni”.
Alla sua scuola impareremo a fare l’esperienza dell’ascolto-abbandono alla Parola di Dio che ci farà capire la necessità di accoglierla e di serbarla, meditandola, nel nostro cuore, di amarla nel silenzio e di viverla nella preghiera, fino a giungere alla perfetta contemplazione che guiderà il nostro essere ed avere a porre docilmente e con sollecita premura le nostre “pedate - come amava esortare il padre Gesualdo Malacrinò - nelle pedate di Gesù”, fonte di amore, di consolazione e di speranza.
di p. giuseppe sinopoli
L’icona della Vergine dell’ascolto ci accompagna nel secondo sabato in onore della Madonna della Consolazione.
Tantissime sono le raffigurazioni artistiche e le riflessioni teologico-spirituali che ci presentano Maria assorta nell’ascolto della Parola di Dio, proponendosi come efficacissimo modello di vita cristiana.
Ella, infatti, “ci insegna – come scrive mons. Bruno Forte - ad accoglierla, a custodirla e a meditarla incessantemente: “Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore” (Luca 2,19). Immagine perfetta della Chiesa, Maria si lascia plasmare dalla Parola di Dio: “Avvenga di me quello che hai detto” (1,38).
E l’ascolto si fa dono d’amore: la Vergine dell’annunciazione va da Elisabetta a soccorrerla nella sua necessità. Donna dell’ascolto, Maria si presenta nella visitazione come Madre dell’Amore: “A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?” (2,43).
La sua voce è portatrice della gioia messianica: “Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo” (v. 44). La sua beatitudine è aver ascoltato e creduto alla Parola dell’Eterno: “Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore” (2,45).
A Maria - creatura della Parola, che intercede per noi nella gloria di Dio - chiediamo di aiutarci a vivere come Lei in ascolto della Parola, per accogliere in noi il Verbo della vita e portarlo agli altri, nella trasparenza e nell’impegno di tutti i nostri giorni”.
Alla sua scuola impareremo a fare l’esperienza dell’ascolto-abbandono alla Parola di Dio che ci farà capire la necessità di accoglierla e di serbarla, meditandola, nel nostro cuore, di amarla nel silenzio e di viverla nella preghiera, fino a giungere alla perfetta contemplazione che guiderà il nostro essere ed avere a porre docilmente e con sollecita premura le nostre “pedate - come amava esortare il padre Gesualdo Malacrinò - nelle pedate di Gesù”, fonte di amore, di consolazione e di speranza.
Essere in ascolto
vuol dire accogliere
e mettere in pratica
ciò che il Signore ci chiede,
prendendo ogni giorno la croce
e seguirlo (cfr. Lc 18,22),
diventando sale della terra
e luce del mondo (cfr Mt 5, 13.16).
vuol dire accogliere
e mettere in pratica
ciò che il Signore ci chiede,
prendendo ogni giorno la croce
e seguirlo (cfr. Lc 18,22),
diventando sale della terra
e luce del mondo (cfr Mt 5, 13.16).
Se vuoi condividere alcuni momenti
di questo secondo incontro
di questo secondo incontro
con la Madonna della Consolazione,
clicca su "Ave, Maria".
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"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".