Il 3° Sabato (15 Agosto 2009)
La Vergine della preghiera
di p. giuseppe sinopoli
La preghiera è vita che cerca il silenzio, “perché è nel silenzio del cuore che Dio parla. Dio è amico del silenzio: dobbiamo ascoltare Dio perché ciò che conta non è quello che diciamo noi, ma quello che Egli dice a noi e attraverso di noi” (Madre Teresa di Calcutta).
La preghiera è amore che cerca la contemplazione, perché è nella contemplazione che Dio ti rapisce nell’intimità della sua Parola e ti fa strumento del suo amore.
Maria è un eccellente esempio di preghiera, fatta di palpiti di cuore e non di rumori di parole, di abbandono e non di pretese. “Eccomi, dice all’angelo, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. Dicendo "fiat", Ella diventa madre del Verbo, "che si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi". Un grandioso miracolo della preghiera, che la trasforma in "tabernacolo di carne e sangue del Dio vivente".
Tutto in Lei era preghiera, perché tutto in Lei era Parola di Dio, fonte e culmine della preghiera. Il Magnificat ne è una mirabile testimonianza.
Quando uno prega il palpito del proprio cuore è il palpito del cuore di Dio: un cuore che ama e chiede di essere amato; una voce che racconta ciò che è e ciò che ha, che loda, domanda, ringrazia; una voce che sa dire sempre e comunque “eccomi” al Signore, come Maria.
Proprio quando ci sentiamo aggrediti dalla solitudine e da un senso di disarmante impotenza; quando la fragilità e la sfiducia sembrano prendere il sopravvento, dobbiamo "entrare" nella nostra camera e chiuderci a doppia mandata, raccogliendoci in umile, accorata e insistente preghiera.
“La preghiera alimenta l’anima: essa sta all’anima come il sangue sta al corpo, e porta più vicini a Dio. Dona inoltre un cuore limpido e puro. Un cuore limpido può vedere Dio, può parlare a Dio e può vedere l’amore di Dio negli altri. Quando hai un cuore limpido, vuoi dire che sei aperto e onesto con Dio, che non Gli stai nascondendo nulla, e ciò che consente a Lui di prendere da te quello che vuole.
Se stai cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare e assumiti l’impegno di pregare ogni giorno. Puoi pregare in qualsiasi momento, ovunque. Inizia e concludi la giornata con la preghiera...Vai a Dio come un bambino. Se trovi difficile pregare, puoi dire: "Vieni, Spirito Santo, guidami, proteggimi, sgombrami la mente perché io possa pregare". Oppure, se stai pregando Maria, puoi dire: "Maria, Madre di Gesù, fammi da Madre adesso, aiutami a pregare" (Madre Teresa di Calcutta).
La preghiera ci fa cogliere i segni della presenza di Dio e accorgere quando Lui ci chiama per nome, chiedendoci di far parte del suo progetto con tutto noi stessi, con quello che siamo e quello che abbiamo. Anche quando il buio della notte sembra non volersi diradare e ogni attimo ci sembra un’eternità senza speranza. Proprio allora volgiamo lo sguardo a Maria e chiediamoLe di aiutarci a bere alla sorgente della preghiera e a vivere di essa, come Lei.
di p. giuseppe sinopoli
La preghiera è vita che cerca il silenzio, “perché è nel silenzio del cuore che Dio parla. Dio è amico del silenzio: dobbiamo ascoltare Dio perché ciò che conta non è quello che diciamo noi, ma quello che Egli dice a noi e attraverso di noi” (Madre Teresa di Calcutta).
La preghiera è amore che cerca la contemplazione, perché è nella contemplazione che Dio ti rapisce nell’intimità della sua Parola e ti fa strumento del suo amore.
Maria è un eccellente esempio di preghiera, fatta di palpiti di cuore e non di rumori di parole, di abbandono e non di pretese. “Eccomi, dice all’angelo, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. Dicendo "fiat", Ella diventa madre del Verbo, "che si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi". Un grandioso miracolo della preghiera, che la trasforma in "tabernacolo di carne e sangue del Dio vivente".
Tutto in Lei era preghiera, perché tutto in Lei era Parola di Dio, fonte e culmine della preghiera. Il Magnificat ne è una mirabile testimonianza.
Quando uno prega il palpito del proprio cuore è il palpito del cuore di Dio: un cuore che ama e chiede di essere amato; una voce che racconta ciò che è e ciò che ha, che loda, domanda, ringrazia; una voce che sa dire sempre e comunque “eccomi” al Signore, come Maria.
Proprio quando ci sentiamo aggrediti dalla solitudine e da un senso di disarmante impotenza; quando la fragilità e la sfiducia sembrano prendere il sopravvento, dobbiamo "entrare" nella nostra camera e chiuderci a doppia mandata, raccogliendoci in umile, accorata e insistente preghiera.
“La preghiera alimenta l’anima: essa sta all’anima come il sangue sta al corpo, e porta più vicini a Dio. Dona inoltre un cuore limpido e puro. Un cuore limpido può vedere Dio, può parlare a Dio e può vedere l’amore di Dio negli altri. Quando hai un cuore limpido, vuoi dire che sei aperto e onesto con Dio, che non Gli stai nascondendo nulla, e ciò che consente a Lui di prendere da te quello che vuole.
Se stai cercando Dio e non sai da che parte cominciare, impara a pregare e assumiti l’impegno di pregare ogni giorno. Puoi pregare in qualsiasi momento, ovunque. Inizia e concludi la giornata con la preghiera...Vai a Dio come un bambino. Se trovi difficile pregare, puoi dire: "Vieni, Spirito Santo, guidami, proteggimi, sgombrami la mente perché io possa pregare". Oppure, se stai pregando Maria, puoi dire: "Maria, Madre di Gesù, fammi da Madre adesso, aiutami a pregare" (Madre Teresa di Calcutta).
La preghiera ci fa cogliere i segni della presenza di Dio e accorgere quando Lui ci chiama per nome, chiedendoci di far parte del suo progetto con tutto noi stessi, con quello che siamo e quello che abbiamo. Anche quando il buio della notte sembra non volersi diradare e ogni attimo ci sembra un’eternità senza speranza. Proprio allora volgiamo lo sguardo a Maria e chiediamoLe di aiutarci a bere alla sorgente della preghiera e a vivere di essa, come Lei.
Se vuoi condividere alcuni momenti
di questo terzo incontro
con la Madonna della Consolazione,
clicca su "Ave, Maria".
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"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".