Cristo è la nostra Pasqua! (2009)
La Pasqua è l’evento più importante dell’anno liturgico e della nostra vita di credenti. E’ nella Pasqua del Signore che si fonda la nostra fede, si giustifica la nostra speranza e si legittima la nostra carità. E’ alla luce di essa che noi possiamo “rinascere” alla gioia della vera vita, che ci fa volgere lo sguardo alle cose del cielo, come esorta lo stesso Paolo nella Lettera ai Colossesi: "Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria".
Riviviamo questo grande mistero, lasciandoci pervadere, come Maria, dallo Spirito Santo che ci conduce, lasciandoci alle spalle una vita di peccato, nella pienezza della grazia e dell’amore secondo il modello del Cristo morto e risorto per la nostra liberazione.
Domenica delle Palme
Nella Domenica delle Palme si fa memoria dell’ingresso trionfale di Gesù nella città di Gerusalemme, sei giorni prima della Sua Passione, e apre perciò la settimana santa.
Il Suo ingresso nella città fu accolto da una folla di gente e di fanciulli con in mano rami d’ulivo e palme in segno di giubilo e di pace.
Uniamoci anche noi alla folla, cantando: “Osanna al Figlio di Davide, benedetto colui che viene nel nome del Signore!”.
Giovedì santo
Con la celebrazione della Messa “in coena Domini” ha inizio il Triduo pasquale della Passione e della Risurrezione di Cristo, che trova il suo culmine nella Veglia pasquale e termina con i Vespri della Domenica di Pasqua.
In questo giorno si contemplano il dono dell’istituzione dell’Eucaristia, come rito della nuova ed eterna alleanza, e il dono dell’istituzione del Sacerdozio ministeriale e del servizio fraterno.
Adoro te devote
Ti adoro devotamente, Dio nascosto,
che sotto questi segni a noi ti celi.
A te tutto il mio cuore si sottomette,
perché nel contemplarti tutto viene meno.
La vista, il tatto, il gusto non ti intendono,
ma per la sola tua parola noi crediamo sicuri.
O memoriale della morte del Signore,
pane vivo che dai la vita all’uomo,
fa’ che la mia mente viva di te,
e gusti sempre il tuo dolce sapore.
Gesù che adesso adoro sotto un velo,
fa’ che avvenga presto ciò che bramo:
che nel contemplarti faccia a faccia,
io possa godere della tua gloria (s. Tommaso).
Venerdì santo
“Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo, perché con la tua santa Croce hai redento il mondo!”.
Veglia Pasquale
La luce di Cristo che risorge glorioso
disperda le tenebre del cuore e dello spirito
(dalla liturgia)
La luce di Cristo che risorge glorioso
disperda le tenebre del cuore e dello spirito
(dalla liturgia)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".