A braccia aperte sul cuore misericordioso del Padre (Prima Confessione - 26 Aprile 2009)

Diciannove bambini si sono abbandonati, a braccia aperte, sul cuore misericordioso del Padre, accostandosi per la prima volta al sacramento del Suo amore, che fa rinascere, nello Spirito Santo, a nuova vita.

Con slancio entusiasta hanno deposto un garofano bianco davanti all’altare, simbolo della purezza; hanno acceso una candela, in memoria del loro battesimo; e hanno accolto un piccolo Crocifisso da appendere al collo e che porteranno “anche il giorno della Prima Comunione, ad indicare che è dal sacrificio di Gesù che viene a noi il perdono e la gioia del vivere nell’amore” (Celebrazione della Prima Confessione).

Quanta trepidazione e, soprattutto, quanta gioia su quei volti pieni di predilezione divina!

Un’edificante sensazione di tenerezza spirituale che ha fatto fremere i cuori di noi adulti, allorché li abbiamo visti avvicinarsi alla croce dell’Altare e fare, nel silenzio contemplativo e dialogante del proprio cuore, l’esame di coscienza e, poi, recarsi, con passo spedito, dal sacerdote per ricevere la benedizione e l’abbondanza della grazia sacramentale nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

L’itinerario di fede è stato animato dalle catechiste Graziana Laganà, Rosa Strati e Anna Esposito, che ne hanno anche curato, coadiuvati dal diacono Pasquale Cuzzilla, la preparazione della cerimonia.

Altre foto di questo sugestivo evento di grazia li trovi cliccando su questa prima bellissima esperienza d’amore.
(Le foto sono state realizzate da p. Giuseppe Sinopoli)
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".

"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".

"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".

"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".

"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".

"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".