Novena dell’Immacolata Concezione
Nel vissuto storico francescano-cappuccino, la devozione verso l’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria è stata e continua a rimanere viva e palpitante. Ne è prova l’erezione nel 1634, nel centro cittadino, di un convento a Lei intitolato, detto Luogo nuovo, per distinguerlo dal convento della Madonna della Consolazione, chiamato allora anche Luogo vecchio.
Soppresso con l’avvento della Cassa sacra, in seguito al terribile terremoto del 1783, e restituito dopo qualche tempo, ai cappuccini, veniva definitivamente soppresso ai tempi di Murat, assimilandolo alla struttura ospedaliera di Santa Margherita.
La devozione mariana, i cappuccini l’hanno ereditata dal loro fondatore San Francesco d’Assisi, il cui singolare amore verso la Vergine è tramandato in questa suggestiva preghiera, intitolata “Saluto alla Vergine” (FF. 259-260):
Soppresso con l’avvento della Cassa sacra, in seguito al terribile terremoto del 1783, e restituito dopo qualche tempo, ai cappuccini, veniva definitivamente soppresso ai tempi di Murat, assimilandolo alla struttura ospedaliera di Santa Margherita.
La devozione mariana, i cappuccini l’hanno ereditata dal loro fondatore San Francesco d’Assisi, il cui singolare amore verso la Vergine è tramandato in questa suggestiva preghiera, intitolata “Saluto alla Vergine” (FF. 259-260):
Ti saluto, Signora santa, regina santissima, Madre di Dio, Maria,
che sempre sei Vergine, eletta del santissimo Padre celeste e da Lui,
col santissimo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito, consacrata.
Tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ti saluto, suo palazzo.
Ti saluto, sua tenda.
Ti saluto, sua casa.
Ti saluto, suo vestimento.
Ti saluto, sua ancella.
Ti saluto, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia e lume dello Spirito Santo
siete infuse nei cuori dei fedeli, affinché le rendiate, da infedeli, fedeli a Dio.
che sempre sei Vergine, eletta del santissimo Padre celeste e da Lui,
col santissimo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito, consacrata.
Tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene.
Ti saluto, suo palazzo.
Ti saluto, sua tenda.
Ti saluto, sua casa.
Ti saluto, suo vestimento.
Ti saluto, sua ancella.
Ti saluto, sua Madre.
E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia e lume dello Spirito Santo
siete infuse nei cuori dei fedeli, affinché le rendiate, da infedeli, fedeli a Dio.
"Tutto l’essere ed operare delle creature ha da andare a Dio: cioè tutto farsi a sua gloria".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".
"Un albero si secca, se si fa spesso mutar di luogo".
"Una ferita nel corpo ti fa gemere, tante ferite mortali nell’anima non ti pesano. Prega, prega Dio che te le faccia sentire, e se ottieni la grazia, cercherai il medico che ti guarisca, né ti quieterai finché non abbi ricuperato la vita, e la salute".
"Tre generi di vita si possono menare da viventi: viver da bruto, viver da uomo, viver da cristiano.
Il bruto è regolato dai soli sensi, l’uomo dalla ragione, il cristiano dalla fede".
"Temete la calca enorme dei vostri peccati? Maria è impegnata ad impetrarvi l’indulto, e la remissione".
"Si guardi di non giudicar male alcuno, né condannarlo, ma più tosto giudichi e condanni se stesso".